02/06/11 - CORREZIONI E VALUTAZIONI DELLA TAVOLA DI RILEVAMENTO

LE TAVOLE DI RILEVAMENTO SONO TALMENTE INCOMPLETE CHE NON E’ STATO POSSIBILE VALUTARLE. SONO STATE GIUDICATE SOLTANTO SETTE TAVOLE POICHE’ IL LORO STATO DI AVANZAMENTO HA CONSENTITO UNA VALUTAZIONE.

ABBIAMO SEGNATO, IN ALCUNI CASI, GLI ERRORI PIU’ GRAVI.

GLI ERRORI SULLA NORMATIVA GRAFICA, SULLA METODOLOGIA DI RILEVAMENTO, SUI METODI DI RAPPRESENTAZIONE NON SONO STATI SEGNATI, PERCHE’ POTETE FACILMENTE CORREGGERLI DA SOLI LEGGENDO E STUDIANDO:

  1. LA LEZIONE SUL RILEVAMENTO A VISTA > Il rilevamento a vista
  2. LA LEZIONE SUL RILEVAMENTO DIRETTO > Il rilevamento diretto
  3. LE INDICAZIONI SEGUENTI:

La Tavola 2 verte sul rilevamento architettonico del palazzo di Morpurgo, ovvero nella restituzione grafica dell’organismo edilizio rilevato. La tavola va disegnata a casa rispettando tutte le richieste elencate in questo avviso, e la consegna è l’ 01/06.

Disegni previsti

Scegliere quelli più opportuni a seconda del rilevamento effettuato durante il sopralluogo

  • Prospetto intero 1:200 o a 1:500 sulla composizione geometrica e modulare del prospetto: specificare tutte le costruzioni e i rapporti proporzionali tra le parti come indicato nel rilevamento a vista.

  • Pianta e prospetto parziali 1:100: specificare le misure parziali, totali, progressive e trilaterazione. Oltre agli elementi architettonici principali, nel prospetto è necessario disegnare: il rivestimento, il prospetto della parete interna del portico, gli infissi. In pianta è fondamentale distinguere le parti murarie dagli infissi delle vetrine. E' possibile aggiungere le ombre soltanto se vengono costruite con le regole della geometria descrittiva.

  • Pianta parziale 1:50: specificare le misure parziali, totali, progressive e trilaterazione. Disegnare la pavimentazione.

  • Particolari architettonici 1:20 e/o 1:10 e/o 1:5: eseguiti nei differenti metodi di rappresentazione (proiezione ortogonale o assonometria); specificare le misure parziali, totali e progressive. Non disegnare colonne e pilastri interi, bensì solo parzialmente fin dove siete arrivati a misurarli in sopralluogo. Nel caso si voglia disegnarli interi, devono essere rappresentati alla scala 1:50.

  • Pianta del solaio 1:100 o 1:50

  • Schemi volumetrici: eseguiti in assonometria; da disegnare soltanto se vengono rappresentati correttamente, rispondenti alla realtà e ricchi di informazioni sui volumi, sulle bucature, sui rapporti proporzionali.

  • Planimetria 1:2000 della piazza riguardante l’inquadramento territoriale: inserire soltanto la piazza e il contesto vicino (Tevere, Ponte Cavour, via Tomacelli, via del Corso). Da disegnare soltanto se viene rappresentata con tutte le informazioni riguardanti le coperture, l’architettura, i marciapiedi, il verde, le scritte delle strade, il nord, le indicazione del palazzo rilevato. E’ possibile disegnare la planimetria oppure la pianta della piazza a quota +1.00 metro dal livello stradale.

Indicazioni grafiche

Tutti gli studenti devono eseguire la tavola rispettando le indicazioni seguenti. Vi esortiamo a visionare il materiale cartografico, il materiale fotografico, gli eidotipi, e a fare un lavoro di interpolazione delle fonti per evitare errori.

  1. I disegni devono essere eseguiti a riga e squadra e devono essere in una scala metrica convenzionale. Nel caso in cui la scala metrica non sia convenzionale è doveroso mettere un righello metrico.

  2. I disegni devono essere a matita o a china senza l'uso del colore.

  3. I chiaroscuri di qualsiasi elemento non devono essere applicati. Nel caso sia necessario aggiungere le ombre queste devono obbligatoriamente attenersi alle regole della geometria descrittiva. Su FTP è disponibile una breve sintesi sul procedimento di costruzione delle ombre. Il percorso è il seguente: Cianci > Materiale Didattico > Disegno dell'Architettura 2009/2010 > 1-Dispense > “11-indicazioni sulle ombre.jpg”

  4. Specificare sempre il tipo di grafico e la scala di rappresentazione (es: pianta 1:100, particolare della colonna 1:10).

  5. Indicare in pianta il piano della sezione con una linea tratto-punto.

  6. Specificare il tipo di assonometria adottata ed inserire il relativo schema degli assi x,y,z (es: assonometria ortogonale, assonometria obliqua cavaliera, assonometria obliqua militare).

  7. Le misure dei grafici rappresentati alle scale 1:200, 1:100, 1:50, 1:20 devono essere espresse in metri, mentre quelli alle scale 1:10 e 1:5 devono essere espresse in centimetri.

  8. Le misure devono essere indicate con la seconda cifra decimale nel caso si usi il metro, e soltanto con la prima cifra decimale nel caso si usi il centimetro; le unità di misura non devono mai essere scritte.

  9. Inserire le misure in relazione alla scala di rappresentazione (misure generali nella rappresentazione 1:200 e misure sempre più dettagliate con i successivi passaggi di scala).

  10. Gli schemi di rilevamento a vista vanno arricchiti con i moduli geometrici e devono far capire che vertono sul prospetto del palazzo (non fate affidamento su quelli disegnati nelle tavole degli studenti degli anni passati). Aggiungete le linee architettoniche principali che definiscono le parti del palazzo.

  11. Le ultime bucature degli avancorpi laterali appartengono ad una terrazza, quindi il loro trattamento grafico con l’ombra è errato.

  12. La colonna del palazzo presenta l’entasi. Verificate quanto dista dalla base osservando la restituzione prospettica sottostante.

  13. Nel prospetto va inserito anche il disegno della parete interna del portico (comprensiva di vetrine, infisso, portone di ingresso, etc etc).

  14. Le parti sezionate e la linea di terra devono avere uno spessore maggiore rispetto alle parti proiettate.

  15. Le trilaterazioni devono chiudersi tutte. In caso di dubbio su trilaterazioni, quote progressive, misure parziali e totali rivedete la lezione sul rilevamento diretto su FTP o sul blog. Il percorso è il seguente: Cianci > Materiale Didattico > Disegno dell'Architettura 2009/2010 > 3-Lezioni > “7-Il rilevamento diretto”.

  16. I particolari della colonna e del pilastro devono avere le misure.

  17. Le quote in pianta e in alzato vanno espresse secondo lo schema seguente.

  18. Gli schemi volumetrici vanno allineati con dei tratteggi ed eventualmente arricchiti con scritte, moduli geometrici, bucature, assi principali (se le dimensioni del disegno lo consentono).

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Quote in pianta (figura sottostante)                                Quote in alzato (figura sottostante)

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La figura soprastante presenta degli “errori” e delle mancanze nell’ indicazione delle quote parziali, totali e progressive. Dovete correggerle come spiegato durante la lezione di rilevamento metrico.

Menabò di esempio

I menabò presentano alcuni grafici che non devono essere presi in considerazione per la Tavola 2: il dettaglio delle finestre, la sezione 1:500 della piazza, la sezione di tutto il palazzo.

Il percorso su ftp è: Cianci > Materiale Didattico > Disegno dell'Architettura 2009/2010 > 4-Riferimenti ed Esempi > 4-Menabo > "2-Rilevamento".

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Riferimenti Tavola 2

I riferimenti, relativi alle tavole realizzate negli anni di corso precedenti, sono disponibili su FTP e su questo blog, in “Archivio Immagini 2009-2010” e “Archivio Immagini 2007-2008”. E’ possibile visionarle, ma è opportuno non basarsi sulle tavole altrui ed operare sempre una verifica e un controllo di quanto è stato disegnato da altri.
Il percorso è il seguente: Cianci > Materiale Didattico > Disegno dell'Architettura 2009/2010 > 4-Riferimenti ed Esempi > "14-Riferimenti TAV 2".
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Volumetria del palazzo

Per capire l’andamento dei volumi del palazzo osservate bene la foto aerea. Collegatevi a Google Maps e Bing per verificarli dettagliatamente.

http://maps.google.it/
http://it.bing.com/maps/?FORM=Z9LH3

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